Diritto alla salute e Sicurezza delle cure
Rimodulazione ragionevole di un archetipo utopico
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Rimodulazione ragionevole di un archetipo utopico
La legge Gelli-Bianco: mondo dei sogni o avvio di un percorso?‘Sicurezza delle cure’ è una espressione presente da tempo nel lessico della cultura sanitaria, anche a livello internazionale. Nel nostro paese, un rilevante contributo al suo accoglimento normativo, e alla sua diffusione, deriva dalla Legge n.24/2017 (cosiddetta legge ‘Gelli’, o ‘Gelli-Bianco’). L’enunciazione generale, parzialmente definitoria, è contenuta nel primo comma: La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività. La legge, quindi, associa la “sicurezza delle cure” e il “diritto alla salute”: la sicurezza delle cure non è, solamente, un obiettivo della pubblica amministrazione o delle imprese, ma è principalmente il contenuto di un diritto soggettivo costituzionalmente garantito. Si continua, così, a evocare quel “diritto alla salute” che, a pensarci bene, è un poco strano. Infatti, se ciascuno di noi ha quel diritto, chi mai sarebbe il debitore (verosimilmente non divino) a cui possiamo rivolgerci per ottenere la salute che ci spetta? |
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